LA PROVINCIA DI BARI
Bari è il capoluogo della regione Puglia e dell'omonima provincia si
sviluppa sulla costa adriatica, a sud-est della foce del fiume Ofanto. È uno
dei più attivi centri economici del sud Italia (la seconda città per numero
di abitanti) e il principale centro per l'economia dell'intera regione e la
ricerca tecnologica (polo universitario e Tecnopolis). È sede dell'annuale
Fiera del Levante. La città è divisa in due parti, una nuova, sviluppatasi a
partire dagli inizi dell'Ottocento, e una vecchia, che raduna i più
importanti monumenti medievali e rinascimentali, tra cui la cattedrale
romanica, la basilica romanica di San Nicola, il castello di Federico II, la
chiesa di San Ferdinando. A Bari fanno capo numerose linee ferroviarie; è
inoltre sede di un porto importante e ben attrezzato. Sviluppate le
industrie chimiche, petrolchimiche, alimentari, tessili, del legno e del
tabacco. Fondata dagli illirici, fu poi un municipio romano. Dominata dai
saraceni (840) e dai bizantini (875), passò in seguito sotto il possesso di
normanni e Svevi (XII-XIII secc.). Si succedettero nel controllo della città
Angioini, Aragonesi (XV sec.), Sforza (1464) e spagnoli (XVI-XVIII secc.).
Per visitarla si può partire
idealmente dalla basilica di S. Nicola (patrono della città) in tipico stile
romanico pugliese. La chiesa custodisce le spoglie del santo (presso la
cripta) suddivisa a tre navate suddivise da pilastri e colonne, le tre
absidi, i suoi tesori contenuti nel museo annesso, il bellissimo altare di
S. Nicola. Altro esempio dello stile romanico pugliese è anche la
Cattedrale, con un finestrone notevole nell'abside, interni solenni e codici
preziosi conservati presso i suoi archivi.
Passeggiando romanticamente sui
lungomari della città verrete rapiti ulteriormente dal fascino di questa
città e delle acque mediterranee che la bagnano. A tavola avrete il
privilegio di gustare ottime zuppe di pesce, frutti di mare, verdure e
piatti tipici come la 'ncapriata, l'agnello cucinato in diverse maniere, le
famose orecchiette, le tagliatelle fatte in casa, la melanzanata, il tutto
condito dall'ottimo olio d'oliva che viene prodotto nei paraggi: il vostro
ricevimento nuziale sarà all'insegna di sapori genuini e tipici, una vera
delizia.
Le origini della città di Bari risalgono
a tempi molto antichi, testimonianza è il villaggio preistorico riportato
alla luce dal prof. Michele Gervasio, nel 1913. Questo villaggio situato in
piazza San Pietro, (vicino al porto) si estende per circa 300 mq e risale
all'età del bronzo, cioè a circa 4000 anni fà, come si è dedotto dai resti
umani e animali e dagli utensili rinvenuti.
Nel III secolo a. C. la città era già un fiorente ed attivo porto della
Peucèzia, il territorio che occupava la parte centrale dell'Apulia. Dopo
aver resistito a lungo alle invasione dei greci, Bari fu conquistata dai
Romani ed ebbe la qualifica di "Municipium". Allora diventò un importante
centro commerciale, primato che mantenne sempre, anche nei periodi più
deifficili della sua storia, come quando, caduto l'Impero Romano, si trovò
coinvolta nelle lotte fra Bizantini e Longobardi. Nell'840 la città di Bari
cadde sotto il dominio dei Saraceni, sin all'870, quando fu riconquistata
dai Bizantini. In quel periodo divenne il maggior centro politico, militare
e commerciale italiano dell'Impero d'Oriente e sede del "Catapano",
(comandante greco), che governava tutti i territori di Bisanzio in
Occidente.
Attorno al Mille la città subì tremendi assalti da parte dei pirati
saraceni. Il più grave di questi, nel 1002, si protrasse con un lungo
assedio, dal quale la città fu salvata dall'intervento della flotta
veneziana, guidata dal doge Orseolo II. Il dominio bizantino terminò nel
1071, quando il normanno Roberto il Guiscardo conquistò la città. Sotto la
dominazione normanna il porto di Bari assurse a grande notorietà, quale uno
dei principali porti d'imbarco per le Crociate. Infatti, nel 1096, dopo la
predicazione di Pietro l'Eremita, guerrieri provenienti da ogni parte
d'Europa affluirono a Bari per recarsi alla prima Crociata. Il dominio
normanno, caratterizzato inizialmente da una certa tranquillità, terminò nel
1156, quando Guglielmo I, detto il Malo, assalita la città la rase al suolo
salvando solo la Basilica di San Nicola.
Gli Svevi ricostruirono Bari e la stessa città trascorse uno dei periodi più
splendidi sotto Federico II di Svevia. Il sovrano illuminato diede nuovo
impulso alle attività portuali e industriali, restaurò il Castello e alla
sua corte fiorironole arti e la cultura.
Nei secoli XIII e XIV con gli Angioni, la situazione cambiò nuovamente. La
città fu prostrata dalle dure tasse imposte da Carlo I d'Angiò e dai suoi
successori, occupati solo a combattere. Bari decadde al punto che nel XV
secolo fu assoggettata al dominio feudale dei principi di Taranto e poi dei
duchi di Milano, gli Sforza.
Il XVI secolo con Isabella d'Aragona, che era giunta a Bari nel 1501, fu
caratterizzato da un periodo di notevole prosperità. Ad Isabella successe la
figlia Bona, che rimasta vedova di Sigismondo I, re di Polonia, si trasferì
a Bari ove regnò con tanta saggezza che alla sua morte i baresi vollero
onorarla seppelendola in San Nicola, era il 1557.
Secoli bui furono quelli di dominazione prima spagnola e poi borbonica che
seguirono alle regine d'Aragona e non solo per la città di Bari ma per tutta
la Penisola.
Per riparlare di storia della città dobbiamo giungere al 1813, quando con
decreto di Giocchino Murat, cognato di Napoleone e Re delle Due Sicilie, si
iniziò la costruzione della città nuova il cui sviluppo si ebbe in varie
riprese a partire da un nucleo centrale di strade rettilinee e parallele
fino a giungere alla città che oggi potete visitare.
Ritornando all'antichità della terra di Bari e di tutta la Puglia è molto
importante ricordare un'altra scoperta sensazionale, per ciò che concerne
l'archeologia, quella di Altamura, dove nel 1993 è stato rinvenuto lo
scheletro dello homo erectus altamurensis a testimoniare la presenza di
centri abitati sin dai tempi più lontani.